Dakar Experience 24
Dealing With The Unexpected
2024 DEVO FARE LA DAKAR EXPERIENCE
Giornata 1_ Devo fare la Dakar Experience – ( testo di Jader Giraldi )
E’ iniziata l’avventura. Venti prodi appassionati accompagnati da Jader Giraldi, Paolo Lucci e Cesare Zacchetti alla scoperta del deserto con le sue fatiche e le sue emozioni. Il percorso è iniziato due mesi fa con tante lezioni on line e un bel week sulla sabbia laziale. Il gruppo già si conosce ed è affiatato così ci siamo parlati subito chiari: siamo qua per imparare, scambiare esperienze ma non per divertici. Quando durante il brief ho detto questo molto si sono messi a ridere ma io lo credo fermamente: il deserto è magico, è seduttore, è ipnotico e se ti fai persuadere da lui ti fotte. Paolo ha rinforzato questi concetti con una serie di bei consigli sulla sicurezza e così Cesare che ci ha addirittura parlato del suo galateo del motociclista. Quanto mi piace l’idea di passare una settimana con Paolo e Cesare dedicata a trasferire tutte le nostre esperienze e conoscenze sviluppate in questi anni a tanti amici, oramai siamo amici, curiosi come lo eravamo noi anno fa. Poi la Tunisia con la sua semplicità ti ricorda che la vita è una cosa meravigliosa.
GIORNATA 1
Giorno 2_ Devo fare la Dakar Experience- ( testo di Jader Giraldi )
Oggi è il giorno della Shake Down dove si prende confidenza con la moto, l’attrezzatura e il terreno. Ma è anche il giorno in cui si conoscono i compagni di viaggio e si affina la tecnica di guida. I livelli sono diversi ma quasi tutti stanno già migliorando. Un augurio di tante nelle giornate come queste per chi per la prima volta ha messo le ruote nella sabbia. Bravi ragazzi!!
GIORNATA 1
Giorno 4_ Devo fare la Dakar Experience- ( testo di Jader Giraldi )
Sono le tre di notte, dalla mia tenda Malle Moto di Tembaine scrivo il riassunto del giorno 4 di Devo fare la Dakar Expereince.
A fianco a me dorme Paolo Lucci che essendo un pilota professionista è talmente attratto dalle mancanze di noi piloti estremi che ha ben pensato di non portarsi tenda materassino e sacco a pelo. Questo è il suo bello: condividere.
Ma non sono sveglio per questo, semplicemente le emozioni della giornata appena trascorsa sono più forti del bisogno di riposare.
La nostra mente è un motore straordinario perché è in grado di sabotarci o diventare il nostro primo alleato se impariamo a domarla e prenderla a frustate. Così oggi hanno fatto buona parte dei miei compagni di viaggio.
Le dune del Shara più profondo hanno costretto tutti a un livello di concentrazione superiore. Chi si è trovato per la prima volta davanti a dune casche’ di 6/7 metri, chi ha dovuto cimentarsi Nell’aprire la traccia, e sentire la
Responsabilità di tutti, dentro una catena di dune molto impegnativa, chi ha finito le energie, o meglio ha dovuto gestire il becero protezionismo della mente che ostacolava l’evoluzione e il progresso che costa tanta fatica. Infine anche chi ha dovuto confrontarsi con un piccolo fallimento salendo sul pick up stoppato dalla realtà che il percorso era troppo difficoltoso per le sue capacità, ma la valutazione che il giorno successivo sarebbe stato molto più entusiasmante da vivere in piena forma ha avuto la meglio con l’ego che ha volte ci porta a strafare.
Tutte queste scene, sono parte, sintesi, abbozzi di fotografie che resteranno nel ricordo di tutti noi, un ricordo condiviso e indelebile, lo stesso ricordo che ho vissuto tante volte durante le mie Dakar, le stesse emozioni che mi hanno reso, come oggi un uomo migliore.
Il fuoco del falò’, con la sua potenza e primordiale suggestione, ha consolidato queste gemme di vita da restituire, al ritorno a tutti i nostri cari ma soprattutto a noi stessi quando le difficoltà della vita si faranno inevitabilmente avanti e in quel momento anche la duna più ispida diventerà una morbida rampa per ritornare sopra all’orizzonte per godere del meraviglioso paesaggio che è la nostra vita.
GIORNATA 1
Giorno 5_ Devo fare la Dakar Experience- ( testo di Jader Giraldi )
Il risveglio nel deserto di una tappa marathon è sempre magico. Ma ancora di più affrontare per la prima volta una grande duna. Assalto alla collina!!!
Oggi abbiamo dato fuoco alla goduria! Le grosse dune attorno a Tembaine e Camp Mars hanno portato i partecipanti dentro a un’ atmosfera da empty quarter!
Dopo 4 giorni di guida e di lezioni personali tutti sono migliorati, la posizione in moto è più sicura e nonostante la stanchezza le foto non tradiscono il miglioramento.
Il playground senza recinto ha liberato i cavalli!
Libertà allo stato puro! Un grande ringraziamento a Paolo Lucci e Cesare Zacchetti che portano i ragazzi a sperimentarsi vicino al limite.
GIORNATA 1
Giorno 6_ Devo fare la Dakar Experience- ( testo di Jader Giraldi )
La prima edizione si e’ conclusa ma a marzo ci sarà già la seconda. I volti dei tanti amici che ci hanno dato fiducia sono chiari. Tutti hanno concluso il percorso senza danni alle moto e alle loro persone. Anche l’ultimo giorno è stato affascinante, nuovi territori, nuove esperienze. Abbiamo lasciato la sabbia per tornare nella montagna e poi un arrivo splendido al mare che vedrete nei video dei prossimi giorni. Arrivati a sera abbiamo festeggiato e rivissuto le gesta, le risate, i ricordi mitici appena vissuti. Sono molto felice per tre cose, le stesse che avevo scritto nel libro, le stesse caratteristiche di un Dakariano: la velocità, la libertà e il romanticismo.
La velocità perché ho visto le persone migliorarsi, assumere posizioni in sella più sicure, tenere giorno dopo giorno un ritmo più acceso. Non sono certamente pronte per fare la Dakar, come ha detto Cesare Zacchetti ma sono pronte per vivere altre avventure con più sicurezza. La libertà, quella sensazione unica che si vive così profondamente solo nel deserto e in sella a una moto cavalcando per ore e ore in spazi sconfinati e che molti hanno vissuto per la prima volta. Infine il romanticismo, l’amore sincero e fraterno che si genera verso i compagni di viaggio ostacolo dopo ostacolo, emozione dopo emozione.
Alcuni commenti di fine esperienza mi hanno colpito ma ve ne riporto solo uno di stamane che riassume tutto il senso dell’esperienza che con Paolo Lucci e Celestini avevamo progettato.
La cosa che ti segna il passo e pesa il valore dell’esperienza vissuta è che da ieri sera, da quando si sono consumati anche gli ultimi saluti, ognuno di noi (e ditemi chi non lo ha fatto) è entrato in loop di parole e ricordi e pensieri e suoni e voci, ininterrottamente centrati su quanto vissuto. Sui sorrisi, gli sguardi, le risate, le cadute e poi sabbia, dune, cacciaviti, odore di benzina, i racconti di Luigi, gli abbracci, l’euforia, il cazzegggio, i Celestini brothers, la magia del deserto e tanto altro. Bellissimo, meraviglioso, emozionante tutto. Grande Iader, grandi ragazzi, bravi tutti. Cit: Arturo Bonetti
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